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C’era una volta un ragazzo abbastanza strano da cui nessuno sapeva molto. Quel che dicevano è che aveva un amico invisibile e l’ho avevano trovato alcune volte a chiacchierare con lui.

Il ragazzo che aveva l’amico invisibile non aveva mai pensato troppo su di se, ma l’età che man mano arrivava lo spingeva a pensieri nuovi e la mancanza concreta di risposte sembrava, ogni tanto, che ne lo farebbero diventare ancora più matto.

Ecco, un giorno, in uno di quei pomeriggi in cui il sole vuol litigare con la luna per rimanere nel cielo blu, il ragazzino si è messo a chiacchierare nuovamente col suo amico.

Lui non riusciva a capire perché aveva alle volte dei pensieri così cattivi su di se, sulle persone, il mondo… non sapeva da dove venivano. Quel che Lui dopo ha raccontato, è una storia, che vi metto quaggiù:

C’era una volta un uomo molto generoso. Aveva tanto soldi, forse tutto nel mondo era suo. Ma, in uno dei suoi terreni c’era una piantagione di rose molto belle… Un giorno, correndo sulle terre, un bambino che non sapeva di queste rose, è caduto e si è fatto male nelle spine delle rose… piangeva molto e si è arrabbiato con la situazione… Dopo che è stato curato, è andato dal dono del terreno e li ha chiesto come mai aveva di quelle piante con spine.

L’uomo, molto tranquillo li ha detto che quelle erano i fiori più belle del mondo… ma che, mentre crescevano, non ci si poteva immaginare, perché gli spine nascondevano le rose che arriverebbero dopo il tempo.

Il ragazzino, molto curioso, è tornato dopo alcune mesi ed ha visto quei bellissimi fiori… non aveva mai visto qualcosa uguale ed ha capito l’importanza della pazienza… perché dietro le cose apparentemente cattive, si nascondono veri tesori, ma c’è bisogno d’imparare ad aspettare.

Questa storia è stata uno dei momenti più forti della vita del ragazzo, frutto dal bel rapporto costruito con il suo amico invisibile.

Aveva capito l’importanza di aspettare le stagione affinché possa accadere le grandi trasformazione…